28 luglio 2025
Un uso efficiente delle risorse è un obiettivo perseguito da tempo nella moda, un settore che contribuisce in modo significativo alle emissioni globali di carbonio. La necessità di chiudere il cerchio riciclando le fibre tessili in materiali simili a quelli vergini è più urgente che mai, ma fino ad ora sembrava un sogno lontano: Circ, cliente americano di GEA e pioniere nel campo del riciclo tessile, potrebbe ridefinire il futuro dell'industria della moda.
All'inizio del XXI secolo, l'interesse per la moda ha registrato un boom a livello mondiale. Secondo un rapporto di McKinsey, tra il 2000 e il 2014 il numero di capi acquistati pro capite è aumentato del 60%, mentre la durata di vita di ciascun capo si è dimezzata. Secondo la Ellen MacArthur Foundation, ogni secondo viene smaltito in discarica o incenerito un carico di tessuti pari al volume di un camion di rifiuti. Se questa tendenza dovesse continuare, le emissioni di gas serra dell'industria della moda potrebbero aumentare del 50% entro il 2030: questo è il severo monito lanciato dal World Resources Institute.
La maggior parte dell'impatto ambientale causato dalla produzione di nuovi capi di abbigliamento deriva dalle materie prime, tra cui il cotone e il poliestere, che sono le fibre più prodotte a livello globale. Circ riferisce che la produzione di cotone utilizza 3,3 milioni di acri di terra e 6 miliardi di metri cubi di acqua all'anno, mentre la produzione di poliestere richiede l'uso di 70 milioni di barili di petrolio ogni anno e genera fino a 3 volte più emissioni di carbonio rispetto al cotone. Il costo ambientale è sconcertante.
Circ è un'azienda innovativa con sede negli Stati Uniti determinata a riscrivere la storia dei rifiuti tessili. "Risolvere grandi problemi" è uno dei principi guida di Circ ed è la filosofia che ha portato l'azienda a sviluppare un processo idrotermico brevettato in grado di riciclare indumenti usati, tra cui cotone, poliestere e, soprattutto, miscele di cotone e poliestere. Per anni questi materiali sono stati considerati non riciclabili. Luke Henning, Chief Business Officer di Circ, riassume al meglio questa rivoluzione: "Abbiamo sviluppato una tecnologia innovativa che consente di riciclare i rifiuti di policotone e riportarli allo stato di materie prime, permettendo ai brand di moda di riutilizzare le fibre e ridurre l'impatto ambientale".
Circ era consapevole del fatto che affrontare una sfida così complessa avrebbe richiesto un partner esperto e affidabile con una profonda conoscenza della tecnologia di processo e ha scelto di collaborare con GEA per la sua esperienza pluridecennale nelle tecnologie di evaporazione, cristallizzazione, trasferimento di calore, miscelazione, separazione solido/liquido, distillazione ed essiccazione, il tutto con l'obiettivo di produrre chip di PET da indumenti dismessi per utilizzarli nella produzione di nuovi capi di abbigliamento.
Quella che sembra un'idea semplice e lineare è, in realtà, un processo complesso che ha richiesto la progettazione di un impianto unico e su misura. A tal fine, GEA ha sfruttato tutta la sua esperienza nella progettazione di processi e ha compiuto ulteriori progressi creando un nuovo spazio di design per la cristallizzazione, una fase particolarmente impegnativa a causa degli elevati requisiti di temperatura e pressione, nonché del comportamento reologico (flusso e viscosità) del materiale trattato.
Sono state coinvolte tre diverse sedi GEA in due paesi (Francia e Germania), tutte concentrate sullo stesso obiettivo: fornire a Circ prodotti conformi alle specifiche esatte, con la massima qualità e il miglior rapporto energetico ed economico. La loro motivazione era risolvere una delle questioni più urgenti del nostro tempo: ridurre i rifiuti e introdurre la circolarità in un settore che in passato ha avuto difficoltà in tal senso. Lo spirito di Circ ha lasciato un segno indelebile in Laurent Palierne, Director Evaporation & Crystallization in GEA. "Il team di Circ ha dimostrato lo stesso nostro entusiasmo nello sviluppo dell'impianto perfetto. L'energia era tale che il rapporto si è trasformato in una collaborazione", afferma.
A quanto pare, l'ammirazione era reciproca. "Lavorare con il team di ingegneri GEA nei loro uffici di progettazione in Francia è stato un vero piacere", afferma Farid Ghaderi, Senior Vice President of Engineering in Circ. "Il team di progettazione GEA ha dimostrato grande reattività nella comunicazione e flessibilità nell'affrontare le sfide progettuali. Siamo entusiasti di continuare a collaborare con GEA allo sviluppo ulteriore del processo di progettazione, che consentirà a Circ di realizzare con successo il primo impianto al mondo in grado di riciclare al 100% i tessuti in policotone".
Farid Ghaderi
Senior Vice President of Engineering, Circ
Il presidente di Circ Peter Majeranowski (a destra) con Bruno Mehlman (al centro), Senior Vice President for Cluster France and Maghreb, e Patrick Crovo di GEA Sales North America durante una visita a uno stabilimento di Circ a Danville, Virginia, Stati Uniti.
Lo spirito innovativo di Circ ha catturato l'attenzione mondiale nel 2023, quando l'azienda è entrata nella rosa dei finalisti del prestigioso Earthshot Prize, un premio istituito dal Principe William per promuovere soluzioni che riparano e rigenerano il pianeta. Il riconoscimento ha portato la visione di Circ a un pubblico globale e ha attirato nuovi partner, investitori e collaboratori desiderosi di contribuire a chiudere il cerchio nel settore della moda.
Recentemente, nel maggio 2025, Circ ha annunciato un passo avanti significativo: la costruzione del primo impianto industriale al mondo per il riciclo del policotone a Saint-Avold, nel nord-est della Francia. La notizia, annunciata dal Presidente Emmanuel Macron in occasione del prestigioso summit Choose France, segna un punto di svolta sia per Circ che per l'economia circolare globale.
Questo impianto all'avanguardia sarà il primo a riciclare tessuti in policotone post-consumo e post-industriali, precedentemente destinati alle discariche, trasformandoli in cellulosa e PET di alta qualità da utilizzare come materie prime per nuovi capi di abbigliamento. Grazie alla tecnologia idrotermica brevettata da Circ, l'impianto separerà il cotone dal poliestere, riportando ciascun materiale a una forma pronta per una nuova vita. Il processo utilizza acqua pressurizzata e calore per scomporre il poliestere nei suoi monomeri di base e recuperare le catene di cellulosa intatte dal cotone, producendo "fibre di nuova generazione" che emettono fino al 130% in meno di gas serra rispetto a quelli generati nella produzione di fibre vergini.
Peter Majeranowski
Presidente di Circ
Una volta operativo, lo stabilimento di Saint-Avold tratterà 70.000 tonnellate metriche di rifiuti di policotone all'anno, creando 200 posti di lavoro e fungendo da punto di riferimento per la futura espansione in Nord America e Asia. La costruzione dovrebbe iniziare alla fine del 2026, con l'entrata in funzione prevista per il 2028, in perfetta sintonia con l'obiettivo climatico dell'UE di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).
"Questo è il momento per cui abbiamo lavorato sin dalla fondazione di Circ", afferma Peter Majeranowski, Presidente di Circ.
Lavorare al fianco di Circ allo sviluppo di questo progetto innovativo ha reso i colleghi di GEA incredibilmente orgogliosi e più consapevoli che mai del potere dell'ingegneria di realizzare ciò che un tempo sembrava irraggiungibile. Mentre il primo impianto al mondo per il riciclo del policotone si appresta a entrare in funzione in Francia, GEA è orgogliosa di aver aiutato Circ a dimostrare che il futuro della moda può essere non solo all'insegna dell'eleganza ma anche della circolarità e delle basse emissioni di carbonio.