Impianti di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari rispettosi del pianeta consentono di risparmiare costi ed energia

07 settembre 2020

Trasformazione dei prodotti lattiero-caseari rispettosa del pianeta

La trasformazione dei prodotti lattiero caseari è un settore del tutto diverso dagli altri, con una combinazione unica di pratiche tradizionali, come la stagionatura dei formaggi, con l'automazione più avanzata. Ed è proprio questa diversità che lo rende il candidato ideale per passare a soluzioni di impianti sostenibili. Tom Eelen, Responsabile Vendite, Tecnologie di Refrigerazione di GEA Netherlands, spiega come gli impianti di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari possono realizzare un risparmio economico e ridurre il loro impatto ambientale adottando soluzioni sostenibili.

Dove iniziare?

TE: Spesso la strada per l'espansione e lo sviluppo è lastricata di richieste interfunzionali e requisiti divergenti – ma se un impianto riesce a realizzare una collaborazione fra servizi e team di processo per raggiungere un obiettivo comune (cioè un significativo risparmio di costi e di energia), allora si possono ottenere i cambiamenti più sorprendenti. Coinvolgendo gli esperti il più presto possibile nel processo ci saranno meno probabilità che si verifichino problemi in seguito, poiché la soluzione può essere meglio allineata alle aspettative fin dalle prime fasi.

Se un impianto di trasformazione di prodotti lattiero-caseari vuole introdurre o passare a una soluzione sostenibile, è importante quale prodotto viene lavorato, ad esempio latte, yogurt, burro o formaggio?

TE: Assolutamente no. In effetti, non importa se si lavorano prodotti caseari diversi nello stesso impianto o in luoghi separati - l'unica differenza sono il tempo e la temperatura richiesti per ogni processo; occorre solo assicurarsi che la propria soluzione sostenibile possa soddisfare questi requisiti.

Ad esempio, in un tipico impianto di lavorazione del latte il liquido viene solitamente pastorizzato a 72-74 °C per circa 15 secondi, quindi raffreddato a 2 °C per la conservazione. Nella lavorazione dello yogurt il latte viene riscaldato a 85 °C per 30 minuti o 95 °C per 10 minuti, poi raffreddato a 42 °C per consentire la crescita della coltura e infine portato alla temperatura di conservazione di 4 °C.

Prodotti lattiero-caseari
Qual è la tecnologia alla base di questo approccio più sostenibile alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari e qual è il ritorno sull'investimento?

TE: In ogni caso, il calore viene estratto dal prodotto e portato ad una temperatura più elevata attraverso una pompa di calore ad alta efficienza energetica. Questa tecnologia sta rapidamente diventando la soluzione preferita nell'ottica di un futuro a zero emissioni di anidride carbonica, per soddisfare le sempre più severe normative ambientali e consentire al contempo ai produttori di latte e ad altri trasformatori alimentari di raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità e ridurre i costi operativi.

La combinazione di una pompa di calore con un'unità di refrigerazione consente sia il raffreddamento che il riscaldamento e crea un ciclo continuo che riduce i costi energetici del 30% o più. Si tratta di un risparmio significativo se si considera che nell'industria alimentare, lattiero-casearia e delle bevande, fino al 60% del consumo di energia è attribuibile ai processi di riscaldamento e raffreddamento. Come sappiamo, questi settori dipendono fortemente da grandi impianti di refrigerazione e tutto ciò che viene raffreddato genera calore - e naturalmente il calore è energia.

Il ritorno sull'investimento (ROI) è uno degli obiettivi di ogni impianto insieme alla sostenibilità. Tutto questo dipende dal rapporto fra alcuni fattori chiave, come ad esempio il costo medio dell'energia. Più alto è il prezzo unitario delle fonti di energia prima dell'introduzione della nuova soluzione, più rapidamente un impianto sostenibile raggiungerà il suo ROI.

Sistema con pompa di calore
Trovare il partner giusto per individuare la soluzione migliore e trarne il massimo vantaggio

TE: Un altro fattore chiave per il successo è la scelta dell'impianto giusto - e del suo utilizzo nel modo più efficiente - insieme, prima ancora, alla scelta del partner più esperto e competente che possa contribuire ad ottenere il meglio da quell'impianto. Qual è la differenza tra compressori a pistoni e a vite, ad esempio? Uno raggiunge la massima efficienza ad alta velocità, l'altro a bassa velocità. Quale scegliere? Sono necessari entrambi? Le domande potrebbero essere infinite, ma le persone giuste studieranno la migliore soluzione sostenibile per ottenere il ritorno sull'investimento nel modo più rapido.

Queste soluzioni sono pronte per le sfide del futuro?

TE: Oltre all'intenzione degli stabilimenti lattiero-caseari di ridurre il consumo energetico e i costi di gestione, c'è il fatto ineluttabile che le caldaie sono una specie in via di estinzione. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono sempre più severi e, nella nostra vita, l'uso di combustibili fossili come il gas e il petrolio verrà progressivamente eliminato. Le restrizioni avranno un impatto su tutti i settori dell'industria alimentare, compresa la trasformazione dei prodotti lattiero-caseari. Consideriamo, ad esempio, il divieto di prelievo dell'acqua da fonti naturali come i fiumi. Il mantra "ridurre, riutilizzare, riciclare" sta guadagnando una grande popolarità. È qui che entrano in gioco le nuove tecnologie: estrarre l'energia di scarto e riutilizzarla per ridurre o addirittura eliminare la necessità di ulteriori fonti di energia e di apparecchiature obsolete come le caldaie.

Impianto sostenibile
Cos'altro possono fare le aziende di trasformazione per migliorare la loro efficienza e ridurre i costi?

TE: Le soluzioni sostenibili non sempre riguardano solo nuove attrezzature; spesso c'è la possibilità di potenziare un impianto esistente per migliorare l'efficienza operativa, rispettando al contempo gli obiettivi di produzione. Questo è il punto cruciale del programma Holistic Engineering Solutions (NEXUS) di GEA che integra soluzioni di processo e di servizi (refrigerazione e riscaldamento), aiutando gli impianti di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari a identificare il modo migliore per ridurre il loro consumo energetico e i costi di gestione senza compromettere la produzione o la redditività.

GEA dairy

Ecco un valido esempio: Il nostro team GEA NEXUS si è occupato di analisi e progettazione di un impianto che richiedeva l'eliminazione dei gas dalla produzione di mozzarella di un nuovo stabilimento in Olanda, ottenendo ottimi risultati. Basandosi sullo studio dell'intero processo - dagli ingredienti al prodotto finale - che ha incluso il calcolo del consumo energetico nel corso di 24 ore e la mappatura del riscaldamento e del raffreddamento in entrata e in uscita, GEA ha sviluppato una proposta per una soluzione più sostenibile e integrata che sfruttasse la sua tecnologia di refrigerazione e pompe di calore. Il calore di scarto dell'impianto di raffreddamento viene ora riutilizzato e potenziato per la produzione di acqua calda, andando a coprire fino all'80% del fabbisogno di riscaldamento del processo. Le emissioni di anidride carbonica dell'impianto sono diminuite di circa 2700 tonnellate all'anno, con una riduzione delle spese operative per i servizi di circa il 30% - un risultato davvero vantaggioso per tutti.

Sustainable engineering solutions

Parliamo di NEXUS!

Con NEXUS – Holistic Engineering Solutions, GEA consente di realizzare una perfetta integrazione fra soluzioni di processo ed esigenze di riscaldamento e raffreddamento. Cosa ti puoi aspettare? Un approccio olistico da parte dei nostri migliori esperti per ridurre il consumo energetico, i costi operativi e l'impatto ambientale.

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